Un autore ancora poco noto e ancor meno tradotto in maniera sistematica in italiano, qui nella versione del poeta Valerio Magrelli.
«Non so cosa sarei diventato, se non avessi conosciuto la poesia. Le ho dedicato la vita. Questa parola, poesia, che per qualcuno è solo causa di fraintendimenti, per me rappresenta un mondo in cui posso finalmente capire perché sono nato. Una parola, un barlume, un suono: ecco quanto basta per ritrovarmi in un universo che mi appartiene, a cui appartengo e con cui, se mi è consentito dirlo, faccio corpo.» Così, e altre volte similmente, Philippe Soupault sottolinea la necessità di sapersi attraverso la poesia, di affermare la naturale disposizione a «sentire poeticamente» il mondo, al di fuori della «quotidianità» che stempera il gusto di cogliere le seduzioni infinite e infinitesime dell'esistenza. (...) Protagonista dell'«Azione Dada» («Il solo a non averne disperato», secondo André Breton), Soupault è tra i promotori dell'attività del Gruppo Surrealista. Breton ne precisa il contributo: «Con un senso acuto del moderno, tale da propiziare il totale affrancamento sia dei modi di pensare che dei modi di dire convenzionali, al fine di promuovere modi di sentire e di dire specificamente nuovi e la cui ricerca implica, per definizione, il massimo di avventura». Con Breton e Aragon fonda, nel '19, la rivista «Littérature» che nell'ottobre dello stesso anno pubblica alcuni frammenti di Les Champs Magnétiques. L'opera, scritta in collaborazione con Breton, inaugura praticamente la stagione della «scrittura automatica». Legato a Breton anche da «La speranza della rivoluzione russa, la disperazione, l'amicizia di Apollinaire, il fascino esercitato da Rimbaud e la scoperta di Lautréamont», Soupault mantiene comunque un proprio specifico e, pur continuando a firmare (fino al'25) la maggior parte dei manifesti surrealisti, matura il progressivo distacco che causa la « scomunica» di Breton (nel '26) e l'attacco contenuto nel Secondo Manifesto del Surrealismo, in cui viene definito «infamia totale». Soupault continua però a sentirsi surrealista, in quanto il surrealismo rimane anche e soprattutto modo di vivere. Nell'agosto del '74 conferma in una intervista: «Credo che dopo Les Champs Magnétiques non avrei potuto smettere di essere surrealista. Ero stato definitivamente segnato da quella esperienza. Non sì è smesso di codificare quella che era una tappa nella scoperta di una possibilità di "cambiare la vita", ma per me il surrealismo non è mai stato una scuola, un movimento o una chiesa. Dopo il primo libro surrealista ho continuato a considerare la poesia come una liberazione che ho sempre desiderato prolungare». (...) Con elegante immediatezza, Soupault riesce sorgente-ricevente, cartina di tornasole delle costanti dinamiche ed eterne dell'esistenza. «Senza retorica» scrive Marcel Raymond «una poesia senza ornamenti; e anche questo surrealismo, dov'è se non nello sforzo di percepire, ai confini dello spirito, il volto della vita?» Un volto che sovente si cela nei chiaroscuri della notte, nei lampioni che tratteggiano appena il buio, nell'incertezza che s'insinua nelle consuetudini e ne setaccia l'incolore succedersi, nel mistero che sfratta le abitudini, cassa di risonanza che non moltiplica effetti bensì presenze. Non vale più la logica solita, nella notte. Difatti la poesìa che la «ausculta», poiché riesce «il reale assoluto» (Novalis), poiché testimonia una chiaroveggenza permeabile, non ne serba traccia. Nella notte scocca l'insolito: riprendendo una mai smarrita attitudine, Soupault si fa allora esploratore dell'insolito, di cui la poesia è il «diario di viaggio ». Dalla consapevolezza dì praticare situazioni non conformi alle esigenze imprescindibili dell'uomo, nasce l'urgenza di rintracciare un altrove: non asilo confortevole e insipido ma spazio vitalizzante, da intuire e schiudere per tutti. Se la poesia, come del resto qualsivoglia espressione artìstica, ha il compito di far sentire che la sorte dell'individuo, magari stabilita a priori, tuttavia consiste grazie alle passioni, alla fantasia e all'immaginazione, allora l'angoscia esistenziale, l'agguato della morte e l'impalpabile incalzare del tempo, attraverso la sua voce non rimangono scacchi inesorabili. La poesia suggerisce proprio simili riscatti: quale faro puntato sul nulla, ne plasma l'indefinibile trasparenza architettando occasioni a immagine e somiglianzà dell'uomo che «la fa» e di chi, leggendola, «la rifa». Per Philippe Soupault si tratta di un imperativo ineludibile. (...) [nota di Ferdinando Albertazzi]
AVANT-DIRE
Penche-toi
et perce la lisse surface
Oranges
bleus
gris
vermillons
glissent et nagent
mes poèmes
Tout autour de ma pensée
virevoltent
les poissons verts
PREMESSA
Chìnati
e buca la superficie liscia
Arancioni
azzurre
grigie
vermiglie
scorrono e nuotano
le mie poesie
Tutt'intorno al mio pensiero
volteggiano
i pesci verdi
MARCHE
Le 17 février je suis parti
Où
À l'horizon des fumées s'allongeaient
J'ai sauté par-dessus des livres
Des gens riaient
Mon désir me prend par le bras
Je voudrais repousser les maisons
Aller plus vite
Le vent
Il a bien fallu que je tue mes amis
La nuit ne m'a pas fait tomber
Je me suis enveloppé dans ma joie
Le cri des remorqueurs m'accompagnait
Je ne me suis pas retourné
Il y avait tant de lumières dans la ville sonore
En revenant tout est changé
J'ai cassé mes idées immobiles
Mes souvenirs maculés je les ai vendus
MARCIA
II 17 febbraio sono partito
Dove
All'orizzonte si allungavano fumi
Sono saltato sopra i libri
C'era gente che rideva
II mio desiderio mi prende per le braccia
Vorrei respingere le case
Andare più in fretta
II vento
E stato proprio necessario che uccidessi i miei amici
La notte non mi ha fatto cadere
Mi sono avvolto nella mia gioia
II grido dei rimorchiatori mi accompagnava
Non mi sono voltato
C'erano tante luci nella città sonora
Tutto è cambiato tornando
Ha rotto le mie idee immobili
I miei ricordi maculati li ho venduti
ARTICLES DE SPORT
Courageux comme un timbre-poste
il allait son chemin
en tapant doucement dans ses mains
pour compter ses pas
son cœur rouge comme un sandier
frappait frappait
comme un papillon rose et vert
De temps en temps
il plantait un petit drapeau de satin
Quand il eut beaucoup marché
il s'assit pour se reposer
et s'endormit
Mais depuis ce jour il y a beaucoup de nuages dans le ciel
beaucoup d'oiseaux dans les arbres
et beaucoup de sel dans la mer
II y a encore beaucoup d'autres choses
ARTICOLI SPORTIVI
Coraggioso come un francobollo
andava per la sua strada
battendo pian piano le mani
per contare i suoi passi
il cuore rosso come un cinghiale
pulsava pulsava
come un farfalla verde e rosa
Di quando in quando
piantava una bandierina di raso
Dopo avere marciato molto
si sedette per riposare
e si addormentò
Ma da quel giorno ci sono molte nuvole in cielo
molti uccelli negli alberi
molto sale nel mare
Ci sono ancora molte altre cose
GRAMMAIRE
Peut-être et toujours peut-être
adverbes que vous m'ennuyez
avec vos presque et presque pas
quand fleurissent les apostrophes
Et vous points et virgules
qui grouillez dans les viviers
où nagent les subjonctifs
je vous empaquette vous ficelle
Soyez maudits paragraphe
pour que les prophéties s'accomplissent
bâtards honteux des grammairiens
et mauvais joueurs de syntaxe
Sucez vos impératifs
et laissez-nous dormir
une bonne fois
c'est la nuit
et la canicule
GRAMMATICA
Forse e sempre forse
avverbi che noia mi date
coi vostri quasi e quasi niente
quando fioriscono gli apostrofi
E tutti voi punti e virgole
che brulicate dentro i vivai
dove nuotano i congiuntivi
io vi impacchetto e vi lego
Siate maledetti paragrafi
perché si avverino le profezie
bastardi timorosi dei grammatici
e pessimi suonatori di sintassi
Succhiate i vostri imperativi
e lasciateci dormire
una buona volta
è la notte
e la canicola
POUR MA FETE
Je fume souvent la pipe
m'a dit le printemps
et je gonfle de jolis nuages
parfois même je réussis
un arc en ciel
ce qui n'est pas si facile
Je sais bien que l'été
me pousse dans le clos
comme on pousse un vieillard
dans une petite voiture
mais j'ai de très bons jours
encore
des longues soirées
lentes et douces
je suis même plus fort
que la nuit et que la pluie
puisque je sais les faire sourire
en fumant la pipe
et que les nuages que je souffle
composent un grand décor
pour des comédies
où les animaux jouent
un grand rôle
celles de l'amour et de la volupté
et aussi pour me souhaiter
ma fête
et se payer
ma tête
PER LA MIA FESTA
Fumo spesso la pipa
mi ha detto la primavera
e gonfio belle nuvole
anzi talvolta azzecco
un arcobaleno
il che non è poi tanto facile
So bene che l'estate
mi sospinge da dietro
come si spinge un vecchio
in un'auto piccina
ma ho ancora giornate
magnifiche
e lunghe serate
lente e dolci
sono addirittura più forte
della notte e della pioggia
perché le so fare sorridere
fumando la mia pipa
e perché tutte le nuvole che soffio
formano un grande scenario
adatto per certe commedie
in cui gli animali recitano
un ruolo importante
commedie dell'amore e della voluttà
ma anche per farmi gli auguri
alla mia festa
e prendersi
gioco di me
CONSEILS AU POETE
Sois comme l'eau
celle de la source et celle des nuages
tu peut être irisé ou même incolore
mais que rien ne t'arrête
pas même le temps
II n'y a pas de chemins trop longs
ni de mers trop lointaines
Ne crains ni le vent
ni encore moins le chaud ou le froid
Apprends à chanter
sans jamais te lasser
murmure et glisse-toi
ou arrache et bouscule
Bondis ou jaillis
Sois l'eau qui dort
qui court qui joue
l'eau qui purifie
l'eau douce et pure
puisqu'elle est la purification
puisqu'eEe est la vie pour les vivants
et la mort pour les naufragés.
CONSIGLI AL POETA
Sii come l'acqua
quella della sorgente e delle nuvole
puoi essere iridato od incolore
ma che nulla ti fermi
neanche il tempo
Non ci sono strade troppo lunghe
né mari troppo lontani
Non temere né il vento
né ancor meno il caldo o il freddo
Impara a cantare
senza stancarti mai
mormora e insinuati
o strappa e travolgi
Balla o zampilla
Sii l'acqua che dorme
che corre che gioca
l'acqua che purifica
l'acqua dolce e pura
perché essa è la purificazione
perché essa è la vita per i vivi
e la morte per i naufraghi
(trad. di Valerio Magrelli)
fonte dei testi: Antologia della poesia moderna e contemporanea, a cura di C. Muscetta, Roma 2006
fonte della nota: Almanacco dello Specchio 1978, a cura di Marco Forti
Alcune poesie del surrealista Philippe Soupault su Imperfetta Ellisse
Tracciato: Feb 25, 10:46