Già, chi era Giuseppe Scapucci? Di lui so poche cose, so che era nato a Binasco nel 1926 e che è morto credo venticinque anni fa. So anche che nel 1971, anno in cui ha vinto anche il Premio Scanno, ha pubblicato un libretto, "Poesia di periferia", presso un piccolissimo editore di Vicenza, La Locusta (seconda edizione 1983), e un'altra raccolta, circolata però in pubblicazioni autoprodotte in anni successivi, intitolata "Piccola Poesia for Piccola Borghesia". Ha pubblicato inoltre un paio di opere narrative, "La bestia addosso" (Il Formichiere, 1976) e "Epica contadina" (Città armoniosa, 1978). Tutti gli scritti, esclusi gli autoprodotti, sono presenti nel catalogo OPAC della Biblioteca Nazionale di Firenze, ma sono attualmente introvabili nei circuiti commerciali usuali. Alcuni testi da "Piccola Poesia" sono poi apparsi nel 1979 nell'Almanacco dello Specchio, preceduti da una piccola ma divertita presentazione di Giuseppe Pontiggia. Uomo di mille mestieri e poca cultura scolastica, tuttavia Scapucci, come ricorda Pontiggia, "è riuscito nella difficile prova di conciliare l'aderenza alla propria esperienza e il progetto letterario: ne è uscita una poesia affabile, di una comunicatività che sa fondere immediatezza e misura, invenzione e realismo, satira e una sorta di lirismo miniaturizzato. Il parlato vi trova una sua scansione ritmica, entro un montaggio preciso. E la nostra immortale e onnipresente Piccola Borghesia gli ispira una serie di quadri esilaranti, di nuove incarnazioni del banale e del comico".
Altro non so e può darsi che quello che so sia inesatto. Chissà che qualcuno non possa aggiungere qualcosa.
P.S: al momento di pubblicare ho scoperto anche che domani 19 ottobre nella sua città gli dedicheranno una serata