Dopo le risposte date al questionario di Luigi Nacci su Umberto Saba da Davide Nota e Matteo Fantuzzi, e i link a quelle di Massimo Sannelli e Biagio Cepollaro, pubblico di seguito quelle di Andrea Margiotta, che gentilmente mi ha inviato.
Questionario su Umberto Saba
LN: Ritieni che Umberto Saba possa essere considerato uno dei poeti maggiori del Novecento italiano? Che tu risponda sì o no: per quali ragioni?
AM: Su Umberto Saba, più che un’ epoché fenomenologica cioè una sospensione del giudizio, mi riservo un giudizio frammentariamente formulato ma ancora in sospeso… Sono combattuto, stretto tra due fuochi: una parte di me si sente attratta e portata a considerarlo un grande del ’900, e in strana e incredibilmente misteriosa sintonia con l’ultima (e più personale) mia poesia; un’altra parte, quella che ama Campana, Lorca, certo D’Annunzio, Foscolo e Baudelaire e Rimbaud, quella che ha frequentato i Luzi e i Bigongiari a Firenze, quella che ama il Montale più araldico delle Occasioni e della Bufera ed Eliot e Pound, lo sente estraneo… Come vedi, forse anche per me ci sarebbe stato bisogno del dottor Weiss…