Roberto Veracini è nato nel 1956 a Volterra, dove vive.
Laureato in Lettere all’Università di Pisa , allievo di Silvio Guarnieri, insegna italiano e storia negli istituti tecnici.
Ha pubblicato tre raccolte di poesie (“La ragazza in bianco”, 1985, Cesati; “Stazioni, attese”, 1990, Cesati; “Epifanie dell’angelo”, 2001, ed. ampliata 2003, ETS) e una guida poetica di Volterra, insieme al pittore Stefano Tonelli (“Come una guida dell’anima”, 1992, Bandecchi e Vivaldi).
Collaboratore di riviste letterarie, nel 1993 è uno dei fondatori di “Pioggia obliqua”, di cui resta redattore fino al 2000 (anno in cui la rivista fiorentina cessa la pubblicazione).
Ha partecipato a numerose letture pubbliche di poesia e collaborato con musicisti e artisti in varie manifestazioni. Ha curato alcune iniziative culturali per il Comune di Volterra (tra cui “Museo di notte”, “Percorsi poetici”, nei primi anni ’90) e, insieme a Daniele Luti, nel 1999 è stato il promotore del Premio letterario “Ultima frontiera” (dedicato a Carlo Cassola), giunto alla terza edizione; è presidente dell’associazione culturale omonima.
E’ anche autore di testi teatrali, fra cui “Enea” (insieme a Stefano Tonelli, Fabrizio Parrini, Michele Bracciali, rappresentato per la prima volta a Volterra Teatro ’99). Per Volterra Teatro, inoltre, ha curato la Sezione Poesia dal 1996 al 1999.
AVRESTI DETTO LA POESIA, UN TEMPO
Avresti detto la poesia, un tempo,
la poesia e basta. Svegliarsi
la notte in versi, ricopiare.
Intere notti d’amore
ritto in piedi
ad ascoltare
i rumori, i suoni
i battiti
lontani nell’assoluta
certezza
di esistere e morire.
Ho amato
queste strane muse
itineranti, le loro brusche
felicità. Non è poco adesso
che tutto pare indistinto
e non lo è.
Ma il segno è un altro
che non avresti detto
mai
(da Epifanie dell’angelo, ed. ETS, Pisa, 2001)