Nota su Adam Zagajewski a cura di Lorenzo Pompeo
Nato a Leopoli nel 1945, laureato alla facoltà di psicologia e di filosofia dell'università Jagellonica, Adam Zagajewski ha debuttato su "Zycie literackie" nel 1968 e fu uno dei protagonisti del gruppo poetico di Cracovia "Teraz". appartiene alla generazione del '68, chiamata della "Nowa fala". Il manifesto di questa generazione è rappresentato da una serie di articoli apparsi tra il '71 ed il '74 ad opera dello stesso Zagajewski e di un altro poeta, Julian Kornhauser, raccolti in volume con il titolo Il mondo non rappresentato.
La poesia di Zagajewski, pur privilegiando inizialmente la dimensione dell'impegno, presenta una cifra stilistica caratteristica e personalissima.
Il linguaggio della sua poesia è semplice e non offre grandi difficoltà al traduttore, il suo registro è spesso colloquiale; tuttavia la sua poesia è illuminata da un lirismo che, nella semplicità dei mezzi espressivi, rivela in alcuni passaggi una spontanea felicità espressiva.
Le sue poesie sono ancorate alla realtà; realtà storica e realtà personale, pubblico e privato sono due facce della stessa medaglia. Anche per questo la dimensione dell'impegno si esprime attraverso una sofferta e lucida testimonianza del presente. Citerei a proposito la poesia "autore dell'unica vita", in cui il poeta scrive: "Autore dell'unica vita ancora possibile/ benchè ogni giorno sia impossibile se/ lo si prende a sé autore di domande e curriculum/ che sono incessante autobiografico scavo/ autore di questa vita che ieri muore e domani/ senza un motivo rinasce in mezzo a bollette/ della luce e del gas che riflettono la sua/ crescente inquietudine tra una visita dal dentista/ e un'attesa dell'esito dei raggi/ di fronte a ricevute postali e saluti da Roma/ che non significano nulla impigliato nella radice delle cose/ esperto allevatore di oggetti tra/ faticosi e umilianti tentativi per avere l'alloggio/ tra parole affittate e passi falsi/ esisti immerso nel liquido fisiologico del mondo." (trad. di G. Origlia in "Nowa fala". Nuovi poeti polacchi. Milano,1981).
Se la sua poesia nelle sue prime raccolte poteva qualche volta venire accusata di essere una "poesia programmatica", dove cioè l'assunto teorico assumeva un peso eccessivo, con il passare degli anni il poeta ha saputo superare questo limite travando una sintesi felice tra il rigore intellettuale e lo spontaneo lirismo.
BIBLIOGRAFIA
- Komunikat, Cracovia, 1972
- Swiat nie przedstawiony, Cracovia, 1974 (saggio scritto in collaborazione con J. Kornhauser) - Sklepy mi´sne, Cracovia, 1975
- Cieplo, zymno, (romanzo) Cracovia, 1975
- Drugi oddech, (raccolta di saggi e recensioni) 1978 - List, PoznaŸ, 1979 - Jechac do Lwowa, Londra, 1985
- Plotno, Parigi, 1990 A. Z. collabora inoltre con la rivista Zeszyty literacki di Parigi su cui appaiono spesso sue poesie.
Sue poesie in Italia sono apparse su:
- Poesia polacca contemporanea, a cura di Irena Conti, 1977, Ed. Riuniti, Roma.
- "Nowa fala" Nuovi poeti polacchi, a cura di Giorgio Origlia, 1981,Guanda, Milano.
- Adam Zagajewski. "Il mondo non rappresentato "della "Nowa fala" , su: "Il Majakovskij", a cura di L. Pompeo, pp 12-14, n. 15,1994
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