(allo stesso indirizzo trovate una nota biografica ed altre indicazioni). Altre poesie da me tradotte troveranno collocazione in una prossima pubblicazione collettiva.
Verità è falso
Le stelle hanno sorelle gemelle negli occhi delle lupe
Io, non ne ho di stelle
Il cielo è immobile nel mare
Io, non ne ho di mare
Io, io non ho un corpo ma cerco un velo
Per velare la mia apparenza di corpo
Cerco un velo impermeabile
Agli sguardi della verità
Perché non so mentire e temo troppo uno di questi giorni
Che la verità m'insegni che io soffro
Perché allora non avrei la faccia
Per dirmi che è tutta una bugia
(settembre 1946)
Canzone nel vento
Ho scoperto un gran sogno di ricordi
I fiori mi chiamano, i fiori hanno odor di donne
Gli occhi dei fiori si colorano di lacrime
Le viole1 vanno e vengono all'intorno
Il vento a tratti cambia di canzone
Il tempo a tratti cambia di mantello
Ancora i fiori parlano
E io ho casa in un angolo di cielo
Caduto malato proprio in mezzo ai fiori
In quella sera, così come la vita è infinita
Io faccio una passeggiata sulla luna
(1946.)
Amara
Al sorgere del sole piscia una bruma blu
Lui spelacchia un sole
E si taglia un cantuccio di giorno
Vuole accomodarsi in poltrona
Ma prima si suicida
Disperato di non avere quello che non ha
il poeta
il poeta
Mescola i suoi singhiozzi e chewing-gum
Si agita davanti ai grani di sangue
Che abitano il suo sparato
Volle rubare i perduti amori
E fumarli come mozziconi senza gusto
(1946.)
Corpo a corpo
La storia del mondo risale il vuoto
- Mentre qui tutto è segreto - al cielo più leggero
La sera cadeva melmosa come mescolata a piogge,
Ceppi di rumori mortali, campi di blu dormivano
Grigi di gelo e come se la vita
Si fosse coricata troppo pesante da sopportare
L'animale passò, diafano e senza appello.
Le nuvole forgiavano la battaglia del cielo,
Troppe croci, il freddo crepava il mare,
Nessuno sapeva per dove trapassare il ferro,
I corpi colpiti all'urto di corazze
La fine passava tra loro come una fitta,
Campane di sogno, campane di Dio attraversavano serrature,
Tutto si schiantò, il mare e la lotta insieme
Scivolarono attraverso la carne, troppo duro
Il vento lanciava frantumi di frasi mozze
La terrà s'apri essendo il male troppo grande
E sotto il fuoco crepò l'albero finale.
(novembre 1946)
da
Premiers poèmes publiés et inédits (1945-1947)
(traduzione G. Cerrai - 2018)
1 Les pensées
ovviamente sono anche i pensieri, ma per un testo con molti fiori ho fatto
una scelta un po' più surreale (ndt)