Egon Bondy (1930-2007) era un filosofo, scrittore e poeta Cecoslovacco, una delle personalità principali dell'underground praghese. Attivo negli anni '40 nel movimento surrealista, ha studiato filosofia e psicologia all'Università Carlo di Praga ed ha attraversato tutti i principali avvenimenti del suo paese, dall'invasione tedesca alla Primavera di Praga alla caduta del comunismo, avvenimenti che trovano eco nei suoi scritti (ndr).
"Nato nel 1930, Bondy si chiamava Zbynek Fišer: contrariamente a tanti non usò lo pseudonimo per celarsi ma per “denunciarsi” come ebreo… che non era. Infatti quando già nel 1948 lo spettro dell’anti-semitismo ricompare nell’impero sovietico lui, comunista sempre fuori dai ranghi, s’addossa un’identità fasulla che è a un tempo solidarietà con i perseguitati e sberleffo per l’anagrafe. E’ giovanissimo quando i comunisti sono perseguitati ma sceglie lo stesso di iscriversi al partito; è maggiorenne quando nel ’48 il suo partito va al potere e lui allora ne esce. Un tipino contro-corrente e dotato d’un certo coraggio. Da feroce oppositore del socialismo-formicaio di dipendenza sovietica non ha vita facile: vive di lavori occasionali, pubblica in clandestinità, fra minacce e tentativi di ricatto. Quando nel 1989 il “socialismo reale” perde la partita, secondo Fišer-Bondy è il momento giusto per inventare un Partito dei comunisti libertari. Una vita fuori dai ranghi". fonte: www.carta.org, che ringrazio
(gli altri poeti dell'est pubblicati sono reperibili con il tag corrispondente)
Stavo giusto leggendo la notizia del processo ai rei di alto
tradimento
quando sei arrivata
Dopo un attimo ti sei svestita
e quando mi sono coricato accanto a te
sei stata come sempre piacevole
Quando te ne sei andata
ho terminato di leggere la notizia della loro esecuzione
1950 (a.f.)
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ANNIVERSARIO DELLA RIVOLUZIONE D’OTTOBRE
Nel trentaduesimo anniversario
della Grande Rivoluzione Socialista d’Ottobre
gli operai d’assalto della fabbrica CKD Sokolovo
sono passati a norme di produzione dure
E' stato tolto il razionamento alla farina
E' stato pubblicato un nuovo codice penale
Il compagno Kaganovic
ha tenuto un discorso sulla pace
Tu eri influenzata
e alla fine siamo andati a letto insieme
1950 (a.f.)
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A I.V. STALIN
Caro padre e nonno di noi tutti
di’ un po’, come ti butta
Come un falò la tua luce ci illumina
o come un fornello da cucina
Prima che a sazietà tu ti sia celebrato
ti sarai già stancato
20.11.1950 (a.f.)
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Barrare la risposta giusta:
Chi scava la fossa agli altri vi cade dentro egli stesso significa che:
1) l’uomo diventa vittima del proprio lavoro
2) non dobbiamo scavare fosse
3) amaro è il destino dell’operaio nel capitalismo
La nazionalizzazione dell’industria è stata realizzata:
1) per farci prosperare tutti
2) per costringerci tutti a lavorare
3) per permetterci di edificare il socialismo
Amiamo il generalissimo Stalin:
1) perché porta i baffi
2) perché non è trockista
3) perché anche lui ci ama
4) perché noi amiamo tutti i russi
9.11.1950 (a.f.)
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UN’INCULATA BESTIALE
E' tutta un’inculata bestiale
di domenica e di giorno feriale
solamente i filmsovietici
quelli sono teoretici
1951-1952 (a.c.)
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24.X.1974
Durerà ancora 10 anni questo regime patriarcale di polizia
politica
e poi verrà un gran casino
fino a che non faranno l’URSS a pezzettini
E allora perché non dovrei sbevazzare
visto che poi non si camperà proprio più
visto che d’un botto voleremo tra le braccia della Germania
Ovest
per avere anche noi il nostro esercito di riserva di
disoccupati
per fare sì che anche da noi l’élite se la spassi più che mai
e che anche da noi chiunque si permetta di pensare
politicamente
venga bollato come puttana comunista a cui bisogna
tappare la bocca
Perché allora vivere per più di 10 anni
e perché non sbronzarsi a morte
soprattutto quando ci provo gusto
La federazione “maoista” degli stati dell’Europa orientale
non diventerà mai realtà anche se per lei lottassi con dieci
mani
E' solo un sogno
anche se è l’unico giusto
un sogno di verità e libertà
ma solo un’esalazione del mio cervello
E disgraziati tutti quelli che hanno lo stesso sogno
(a.f.)
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a Julie nel sonno
Sei già morta,mio amore?
La luna ha perso il suo colore
Riprendi ancora per l’ultima volta fiato?
Il vischio sugli alberi si è fatto dorato
Di tanto in tanto il cuore ancor ti batte?
è apparso sangue sullo stucco del soffitto
Le palpebre ancor ti tremano forse?
è solo una fanciulla piccina la morte
Forse negli occhi nient’altro che bianco ti resta?
Il tempo dalla cornice l’argento scrosta
S’è fatta troppo pesante ormai la tua mano?
La tua anima soggiorna in un limbo lontano
Nella tua testa ricordi dime ancora ci sono?
Lasciali per la tomba, come un dono
Riconosci già le tue vite trascorse?
Eri là con me o in una solitudine senza soccorso?
30.1.1976 (a.f.)
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Pur ritenendo Charta 77 un establishment ombra
e il suo trend filoccidentale non certo una bomba
pur non avendo una parola servile
per Gorbacev di nome Michele
non posso non chiedermi con la paura di un cretino
che guardano i compagni del Cremlino?
Fine gennaio 1989 (d.m.)
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Quanto nella libertà avete sperato!
e non ne è rimasta che libertà di mercato
cioè di esser fregati
Finir nell’acqua annegati
dopo esservici buttati voi dovreste
che in San Venceslao tanto strepitaste
Quel che volevate lo avete avuto:
tanto per cambiare vi hanno fottuto.
E i capelli il signor Havel dovrebbe strapparsi
per come gli è stato facile di voi sbarazzarsi
20.12.1989 (a.f.)
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ONTOLOGIA
Non capisco niente – niente comprendo
Non so niente
Tutte le sentenze sono antitetiche
Tutti i punti di vista sono giusti
Non si può stabilire né il sì né il no
La moneta non ha più due facce
[6.7.1990]
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Non s’era ancora vista una rivoluzione
svolgersi in un silenzio tale come quest’ultima
si è gridato una settimana in San Venceslao
qualcuno perfino quattordici giorni
L’euforia ha resistito tre settimane
la campagna anticomunista è quella che ha avuto vita più
lunga
ha resistito mezzo anno fino alle elezioni e ha buone
speranze di sopravvivere
Una schiera inaspettatamente esigua di pennaioli
ha scritto versi celebrativi di qualità decisamente scadente
sono comparsi alcuni collage di “derisione emessa alla
gogna”
e una serie di disegni umoristici
Tra la gente non si è vista circolare nemmeno una barzelletta
languidi cantanti folk e artisti popolari eternamente
sull’onda cantano
le stesse canzoni di sempre
solo gli intellettuali pubblicano le proprie memorie eroiche
sul 21.8.1968
e sui dolori patiti quando non potevano pubblicare e sono
stati costretti per un po’ al
mestiere di operaio
riuscendo comunque a non smettere di riunirsi!
La nuova generazione si è già orientata sobriamente:
gli ultimi 40 anni non esistono e davanti a noi c’è un futuro
chiaro e duro
privo di ogni connessione
Sarà – lo si può intuire – breve
Ben presto comincerà a dibattersi
come una lattina attaccata alla coda di un gatto
legata ai casini di un mondo diviso
in coloro che avendo vinto non hanno vinto e ora cercano a
tutti i costi dove mai
è fuggita la vittoria
e in coloro che la pagano alla fine per tutti
e sono sempre i poveri di tutto ilmondo
E se non vorranno arrendersi
saranno guai
anche da noi, rintanati qui
fine luglio 1990 (a.f.)
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Non per la prima volta nella vita
sono costretto a scrivere poesie
che non sono poesie
Quando quarant’anni fa
volevo comunicare ai giovani rincretiniti della gioventù
comunista
che il regime sovietico era fascismo
allora ho dovuto dirlo chiaro e tondo
La poesia è compito grave
e non sempre può portare solo bellezza
Deve anche dare per tempo
un calcio in culo alla gente
9.10.1990 (d.m.)
Traduzioni dal ceco di Andrea Ferrario (a.f.), DarioMassimi (d.m), Alessio Cobianchi (a.c.)
fonte: eSamizdat.it, che ringrazio - Proprietà letteraria riservata