Nazanin Nezamshahidi, la poetessa iraniana che è morta per un’apoplessia a 50 anni, quattro anni fa, era appassionata di psicologia, di filologia, di mitologia ed anche di fisica e di matematica. La sua poesia rivelatrice ed avvicinata al misticismo orientale, nonostante la propria semplicità e chiarità gode di un pensiero ed individualità unica, il cui mondo non ha volontà di ribellione e di lotta, ma è basato piuttosto sulla comprensione, sulla pietà e sulla resa davanti alla poesia; come lei stessa aveva riferito nella sua autobiografia: “Sono completamente arresa, arresa davanti alla poesia ed ai suoi misteriosi labirinti. Io sono diventata la schiava della poesia.” (Trad. dal persiano e nota di Asmar Moosavinia)
Nevica su martedì
Gli spazzaneve
muovono le mani
nevica su martedì
muoviamo le mani
"… addio" –
gli spazzaneve
spazzano
di te
la neve di martedì
io muovo le mani
cancello il tuo ritratto
"… addio" –
nevica sulla strada vuota
ed uno spazzaneve
batte
furiosamente
qua e là della parete della gola.
Nevica nella mia gola sul tuo nome.
Parole
Dietro ogni parola è nascosta una stanza
dietro ogni frase è celata una lampada a mano
che apre un sentiero abbandonato,
che dà sulla strada fatta una volta in una stagione lontana
o una stanza che dall’infanzia è rimasta chiusa.
- C’è qualcuno là?…
Dietro ogni parola c’è una stanza vuota
in ogni stanza una celata lampada
dietro ogni lampada è sospesa una corda
che ti lega a quella lontana strada.
- C’è qualcuno là?...
Dietro le parole sono nascoste delle stanze
con le risa quiete, i sussurri
i sospiri, il silenzio, la voce del tic tac dei passi,
dietro le frasi il corridoio giunge ad una lampada fioca.
- Non c’è nessuno là?…
No! Solo io che passeggio in labirinti di parole
e la luna che viene a girare nelle stanze vuote…
Buongiorno, Buonanotte
L’ultimo commiato l’hanno dato i corvi
perché domani rivolgessero il primo saluto
domani anch’io risponderò
buongiorno caro corvo
ma per la buonanotte di domani
non sarò di certo viva.
Celarsi (l’ultima poesia di Nazanin Nezamshahidi)
Coprimi
O gigante
inverno
foglia
suolo
Coprimi
mia estate
suolo
O morte
Coprimi
morte
inverno
foglia
coprimi
verde estate
foglia
ed ancora
O morte
Altre poesie di Nazanin Nezamshahidi (in inglese) sono reperibili qui