Sul blog "Via delle Belle Donne" è stata pubblicata una nota di Sandra Palombo sul mio libriccino "La ragione di un metodo" che contiene alcuni vecchi testi che avevo messo insieme ma poi abbandonato da una parte, come faccio quasi sempre. Ringrazio Sandra e tutte le belle donne per la loro attenzione. Il libretto, se vi interessa, è scaricabile gratuitamente da Lulu cliccando sull'icona sulla barra laterale oppure prelevandolo dall'area download di questo blog (v. link a lato). Riporto di seguito la breve introduzione:
"Raccolgo qui alcuni testi che risalgono alla fine degli anni ’80 e agli inizi dei ’90. Ormai abbastanza distanti non solo nel tempo ma anche per diversa sensibilità, diverso accostamento alla realtà e una certa ricerca linguistica e stilistica rispetto al mio lavoro attuale, mi sembrano segnati da qualche ingenuità e da qualche scelta di stile forse non più sostenibili, nonché da un palese tributo alla tradizione del Novecento (e forse queste sono alcune delle ragioni per cui non li affido a un canale editoriale convenzionale). Credo tuttavia che essi contengano ancora nuclei tematici e di indagine che ancora mi appartengono e che anzi potrebbero, forse con un approccio un po’ più innovativo e modalità differenti di scrittura, essere ancora fecondi. Tra gli altri:
- la dinamica delle relazioni, intese come un Super Io bifronte, con tutto quello che ne consegue; - uno sguardo dal particolare al generale e viceversa, come meditazione su una condizione umana più universale, attraverso una specie di connotativo oggettivo allargato; - un tentativo di definire una scansione “respirata” o “musicata” del verso libero, di mettere a fuoco anche etimologicamente la parola (per cui anche un apparente refuso come “incarco” non è tale), di individuare un ambito metaforico circoscritto ma spero non banale. Insomma, questa pubblicazione può essere considerata come una “terza via” tra le opposte tendenze “lo butto” e “lo tengo” che accompagnano sempre certi spiriti ipercritici (anche verso sè stessi) come me. Altre opzioni, come rimettere le mani su testi che sono ormai storicizzati anche come esperienza, non mi sembrano percorribili".