La notizia è questa: non avendo altro da fare (tipo la lotta al precariato, combattere la mafia, regolamentare la giungla televisiva, fara una legge per il conflitto di interesse, tutelare i risparmiatori da poteri finanziari senza controllo ecc) il Consiglio dei Ministri ha approvato un Disegno di legge per regolamentare le attività editoriali, comprese pare quelle che si svolgono in rete. Tutti quelli che fanno attività di informazione o editoriale (e la definizione è larga) sembra che debbano iscriversi a un registro degli operatori della comunicazione (ROC), cosa che implica dei costi burocratici e anche, conseguentemente, un serio aumento di responsabilità su quanto diffuso o pubblicato. Sembra quindi legittima la preoccupazione di chi fa questa attività anche in rete, anche a livello amatoriale come noi, che la cosa si risolva in un sostanziale imbavagliamento di moltissime voci. Per saperne di più vedere l'articolo di Repubblica qui, con il testo del disegno di legge.