Ho incontrato Angèle Paoli per caso. Non l’ho incontrata, come mi sarebbe piaciuto, in qualche insenatura granitica della Corsica occidentale, ritta su uno scoglio a contemplare il “suo” Mediterraneo, o in uno dei boschi dell’isola dove i turisti non vanno mai. Mi sono imbattuto in lei nella rete virtuale, così va il mondo oggi, ed è già una fortuna ed insieme una vertigine pensare a quante persone di valore che forse potresti incontrare ci sono al mondo. Mi ha mandato la notizia della traduzione in francese di un autore che avevo ospitato qui su Imperfetta Ellisse, io sono andato a vedere il suo blog, Terres de femmes (v. link a lato), e ho scoperto uno dei siti più intriganti, culturalmente complesso e multiforme, in cui mi sia imbattuto da un bel po’ di tempo a questa parte.
Angèle è anche una poetessa di notevole raffinatezza, come ci si può rendere conto leggendo anche solo le due poesie qui presenti, fatte di vento e mare e terra, leggere e trasparenti e insieme concrete come una filigrana, percorse da un lungo sospiro malinconico, legate a un “terroir” come un buon vino. Territorio che tuttavia non ci è alieno, anzi ci suona familiare, perché, al di là della lingua francese, in Corsica agisce, sia in maniera palese che più sottilmente sotterranea, una cultura antichissima che, esattamente come la Sardegna, è anche nostra, a noi prossima. E d’altra parte in queste poesie c’è anche, credo, un respiro più universale, perché al fondo si richiamano a simboli, come l’insularità, a radici, come il mare stesso, comuni a tutti i popoli. Chissà, forse è per questo che leggendole mi sono tornate alla mente cose lontanissime e diverse, come Derek Walcott (“L’occhio affamato divora la marina per un tozzo / di vela. / L’orizzonte la percorre all’infinito. / L’azione nutre la frenesia...), oppure, non solo geograficamente distante, Umberto Saba (“In fondo all’Adriatico selvaggio / si apriva un porto alla tua infanzia. Navi / verso lontano partivano...”). Lo so, può sembrare azzardato. Ma la poesia non è anche un risuonare di echi misteriosi?
LE POESIE