Lunedì, 10 dicembre 2012
Ieri su La Lettura del Corriere della Sera è uscita una recensione di Roberto Galaverni di "La fine del Mondo", l'antologia di testi di Ghérasim Luca edita da Joker, a cura di Alfredo Riponi, traduzioni di A.Riponi, R.R.Florit e G. Cerrai.
"Bisognerebbe forse avere in mente le pagine di Emile Cioran sulla calcificazione, il fanatismo grammaticale, la monumentalità della lingua francese, prima di avvicinarsi alle poesie di Ghérasim Luca, lo scrittore romeno espatriato in Francia nel 1952 e scomparso nel 1994, quando, proprio come il suo più illustre conterraneo Paul Celan, pose fine alla sua vita gettandosi nella Senna. L'antologia La Fine del mondo costituisce il suo primo volume di versi tradotto in italiano direttamente dal francese, una lingua che Luca, nato nel 1913 da una famiglia ebrea askenazita e di lingua yiddish (ma anche romena e tedesca), scelse di adottare molto prima dell'espatrio, e non per garantirsi una patria e un'appartenenza linguistica nuove, quanto per testimoniare nella più codificata e inesorabile delle lingue la condizione di radicale, ontologica estraneità dell'uomo al mondo che gli è dato". (continua a leggere QUI)
Lunedì, 11 giugno 2012
Bene, alla fine ce l'ha fatta. Il libro "La fine del mondo - Poesie 1942 - 1991" di Ghérasim Luca, a cura di Alfredo Riponi, con traduzioni di A. Riponi, Rita Regina Florit e Giacomo Cerrai, è finalmente uscito per i tipi delle Edizioni Joker, collana "Libri dell'arca" (v. QUI). Un autore importante e difficile, che costituisce sempre una sfida interpretativa e traduttiva, impone un ascolto costante e scelte a volte ardue, ma che restituisce una esperienza poetica assoluta.
La poesia di Ghérasim Luca è un “ondeggiamento” del pensiero, che raccoglie l’eredità filosofica e letteraria della modernità e la sovverte. Quest’antologia offre, per la prima volta al lettore italiano, la possibilità di entrare nell’universo creativo di Ghérasim Luca (1913-1994) attraverso un percorso poetico di grande suggestione, che raccoglie i testi di più forte impatto emotivo (Il sogno in azione, Al limitare d’un bosco), senza tralasciare i classici dei suoi recitals (Quarto d’ora di cultura metafisica), le prime prose poetiche surrealiste (Un Lupo attraverso una lente) e quello che può essere considerato il suo manifesto poetico, inedito in volume (Il beccheggio della mia lingua). Il titolo scelto per l’antologia La Fine del mondo riprende quello del libro uscito nel 1969, dove si trovano testi che costituiscono, secondo le parole di Ghérasim Luca, «un’arte erotica» della poesia. Nel poema Il suo corpo leggero c’è un’unica domanda ripetuta da un capo all’altro del testo - è la fine del mondo? - che indica la fragilità dei rapporti tra l’uomo e quel che lo circonda.
Testi di Ghérasim Luca su Imperfetta Ellisse QUI
Book-trailer di 19 pag, con estratti QUI
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