Venerdì, 16 settembre 2011
da IL SEPOLCRO
* Immensità criminale vaso incrinato dell'immensità sfacelo senza limiti
immensità che molle mi spossessa io sono fiacco l'universo è colpevole
la follia alata la mia follia lacera l'immensità e l'immensità mi lacera
sono solo ciechi leggeranno queste righe dentro interminabili tunnels
sprofondo nell'immensità che sprofonda in se stessa lei è più nera della mia morte
il sole è nero la bellezza d'un essere è il fondo delle cantine un grido della notte definitiva
quanto ama nella luce il brivido che la rende di ghiaccio è il desiderio della notte
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