Sebastiano Aglieco - Infanzia resa - Il Leggio
Libreria Editrice, 2018
Il bambino sviluppa da subito un legame affettivo con l’insegnante, il
quale resta, comunque e da sempre, un punto di riferimento
affettivo/comportamentale e di vicinanza. Il fattore di attaccamento (vedi
teoria dell’attaccamento di Bowlby) garantisce al piccolo la sopravvivenza
in un ambiente sociale in cui il bisogno di protezione è prioritario quanto
la necessità di scaricare pulsioni e di alimentarsi. Nei primi scambi
insegnante-bambino possono manifestarsi momenti di sconforto/conforto e
segnali di richiesta di aiuto (contatto fisico, paura) esibiti dal bambino.
Quindi, la relazione tra i due diventa struttura portante per la formazione
cognitiva, psicologica ed emozionale del bambino, ma anche dell’adulto con
cui tutti i giorni il piccolo viene in contatto. Infanzia resa,
importante lavoro poetico di Sebastiano Aglieco, poeta e insegnante, non è
un libro fiabesco, anzi. Ci troviamo di fronte a una struttura acquisita
del conoscere la realtà semplice e affabile dei bambini in maniera civile e
visionaria. Il libro è introdotto dalla prefazione dell’acuto Massimiliano
Magnano e si conclude con una illuminante intervista curata da Vincenzo Di
Maro. Sebastiano Aglieco, nella sua nota e nell’intervista, ha premura di
accompagnarci nella lettura di alcuni testi e sezioni inserite nel libro
(Collana Radici, Il Leggio Libreria Editrice, 2018 diretta da Gabriela
Fantato); infatti, ci suggerisce, con tono pacato e naturale, di
approfondire e soffermarci sui colori di alcuni passaggi a lui cari e
mettendo a fuoco i piani universali della poesia, molto spesso persa nei
labirinti superficiali della disattenzione. L’ambientazione è la scuola e i
personaggi gli studenti: qui la poesia fa il suo ingresso come metodo di
comunicazione, descrizione e azione autentica per identificarsi con il
proprio e l’altrui animo. Un concreto nucleo di concentrazione del mondo
come riferimento straordinario per esaltare immagini e pensiero: la tecnica
espressiva del poeta ci educa al desiderio di indagare il vissuto
sensoriale di ciascuno di noi, lettori/allievi, usando toni sacri
dell’esperienza quotidiana al fine di evitare il rischio di allontanarci
dalla vita. Aglieco imbastisce un canto delle origini di declinazione etica
e umana in cui l’amore per la fedeltà al confronto assume sembianza
analitica e incrocio/fusione di identità. Non è casuale incontrare il poeta
bambino nell’adulto e l’adulto nel piccolo, una osmosi etica che riconsegna
vita alla vita per osare la via diretta della verità. (rita pacilio)