Una versione di Natàlia Castaldi del celebre Sonetto XLIII della Browning. Dice Natàlia: "la traduzione che vedrai è libera ed interpretativa, più "moderna" come linguaggio. Non credo sia degna di pubblicazione, è solo una mia personale rilettura". A me invece sembra molto bella.
Sonetto XLIII
Come ti amo? Lascia che te ne elenchi i modi.
Ti amo fino ai confini estremi di profondità, altura ed estensione
che l'anima mia può raggiungere, quando oltre il tangibile
sfiora i margini dell'Essere e della Grazia ideale.
Ti amo nelle necessità quotidiane,
alla luce del giorno e al lume di candela.
Ti amo liberamente, come gli uomini che
lottano per la Giustizia;
Ti amo con quell'interezza con cui sfuggono la lode;
Ti amo con la passione delle vissute sofferenze
e quella che giovane riponevo nella fede.
Ti amo di quell'amore che credevo svanito
con i miei santi perduti, - ti amo col respiro,
i sorrisi, le lacrime di tutt'una vita! - e, se Dio vuole,
di più ti amerò dopo la morte.
Sonnet XLIII
How do I love thee ? Let me count the ways.
I love thee to the depth and breadth and height
My soul can reach, when feeling out of sight
For the ends of Being and ideal Grace.
I love thee to the level of everyday's
Most quiet need, by sun and candle-light.
I love thee freely, as men strive for Right;
I love thee purely, as they turn from Praise.
I love thee with the passion put to use
In my old griefs, and with my childhood's faith.
I love thee with a love I seemed to lose
With my lost saints,--I love thee with the breath,
Smiles, tears, of all my life !--and, if God choose,
I shall but love thee better after death.
Natàlia Castaldi vive e lavora a Messina. E' traduttrice professionale e scrittrice. Il suo blog è Frammenti poetici (link), il sito professionale è Babelfault (link)