Secondo appuntamento con i lavori di traduzione scaturiti dall'incontro tra poeti francesi e italiani durante il gemellaggio avvenuto a Pistoia nella scorsa primavera. In questo caso un testo di André Ughetto reso in italiano da Paolo Fabrizio Iacuzzi, un brano di sapore romantico o elegiaco, giocato ancora sul tema di una malinconia sfumata, di una memoria del passato ricreata intellettualmente, di una distanza incolmabile.
Per le note sugli autori rimando al post precedente
Promenade à la villa d’Hadrien
Nous étions vivants
et nos plaisanteries
fusaient parmi les ruines et sous les arbres
par les siècles accrus.
Très patiemment Nature
a modelé des monts
sur la forme d’anciens palais.
Eaux vertes du Canope
j’imagine la grandeur
en ne fixant que des reflets
Ô yeux,
combien fallut-il
parcourir livres et chartes
pour revêtir de leur chair de marbre
les os du temps !
André UGHETTO
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Passeggiata a Villa Adriana
Eravamo vivi
e le nostre battute
sprizzavano fra le rovine e sotto gli alberi
accresciuti dai secoli
Con gran pazienza la Natura
ha modellato monti
sopra la forma d’antichi palazzi
Verdi acque del Canopo
mi figuro la grandezza
mentre fisso appena dei riflessi
Occhi miei,
quanti libri e carte
doveste percorrere
per rivestire della loro carne di marmo
le ossa del tempo!
Trad. Paolo Fabrizio IACUZZInel prossimo appuntamento Dominique Sorrente traduce Maura Del Serra