Cinzia Marulli - Percorsi - La Vita Felice, 2016
Ogni poeta, per conoscere il mondo, diventa filosofo dirigendosi verso lo sconfinamento dell’esistenza con sguardo e sensi vigili. Ogni poeta si incanta ed
eredita ricordi e interrogativi del passato rendendoli vivi, sempre originali, grazie alla ricostruzione di ipotesi, confronti e intrecci etico/emotivi.
Cinzia Marulli, nel suo recente lavoro poetico Percorsi, edito La Vita Felice, 2016, infatti, si serve delle esperienze tangibili e invisibili per
collocare parole sagge e di senso in componimenti poetici che interpretano aspetti esistenziali, distanti e prossimi, tra la memoria e il panorama
socio/emotivo dell’uomo contemporaneo. Abitare luoghi emotivi serve ad accompagnare il proprio percorso psicologico e intellettualistico verso
l’accoglimento della vita, intera, scomposta e sezionata, sollevando gli aspetti più significativi e, a volte, impercettibili. Ecco perché l’autrice indaga
tra le discrepanze e le contraddizioni umane sottolineandone la coscienza e la dimensione sensibile/razionale dell’io. Il desiderio è quello di fondersi
con la natura, ascoltarne la voce, lasciarsi sedurre dalla consapevolezza che tutto nasce e muore nella terra, anche i ricordi o la malinconia, la
nostalgia. Non troviamo dolore esistenziale, ma inventari, propositi che hanno validità affettive e fremiti propiziatori dell’alienazione del tempo futuro.
Le tre sezioni del volume, Il senso bianco delle nuvole, Il paradosso del cerchio, Il riflesso della luce, delineano viaggi fisici e spirituali,
transiti che compensano il processo di umanizzazione del soggetto/oggetto inesplorato e rinnovato. Riflettere sugli aspetti molteplici ed evocativi del
male, del superfluo, del dolore, permette di sviluppare itinerari a cui attingere per trovare risposte e ristoro, riconoscimento e rinascita. Le parole,
allora, si trasformano in monumenti progettati per realizzare coraggiose interpretazioni del cosmo e setting da cui partire e/o ritornare comprendendo,
così, la vita nella sua interezza, nel suo impianto complicato, conflittuale e, contemporaneamente, semplice, delicato. Marulli ricrea con slancio, i
tasselli della celebrazione dei valori, quei lineamenti di un mosaico vertiginoso e leggero in cui le figure centrali sono naturalistiche (fiore, vento,
sole, terra). È qui che si completa la pianificazione razionale e spirituale dell’autrice romana, riscrivere i significati dei segni umani, culturali. (rita pacilio)
dalla sezione IL SENSO BIANCO DELLE NUVOLE
Tu mi guardi come fossi nebbia
eppure sento una voce
una voce chiara
e la tua risposta
che fulmina il pensiero.
Dimmi.
Copri questa domanda disperata.
«Dov’è il senso del sentiero?»
Lo chiedo a te che stai lì
con le mani nella terra
e i piedi in aria come radici celesti.
«Il senso del sentiero» mi dici,
«non è nel percorso
e neanche nell’arrivo.»
Poi la certezza:
«È nel ritorno.»
dalla sezione IL PARADOSSO DEL CERCHIO
È bello il cerchio
perché non finisce mai
perché ogni punto sulla circonferenza
è equidistante dal centro
perché è tondo come il ventre
pregno di una madre.
*
Tra i campi
assolati di fatica
il miracolo
dal più piccolo dei semi
sacro
nasce la pianta del bene
a nutrire questo mondo
affamato.
dalla sezione IL RIFLESSO DELLA LUCE
Se un giorno leggerete le mie poesie
un giorno quando sarò terra per i ceci
non pensate a me come a un corpo morto.
Pensatemi allegra in questa morte che non è nero.
*
Voglio scrivere della mia morte ora
ora che sono in vita
perché non la conosco
e posso dire tutto quello che mi pare
così nessuno mi potrà dare della bugiarda.
Cinzia Marulli
è nata a Roma il 6 marzo 1965 dove tuttora risiede.
Ha studiato all’università «La Sapienza» di Roma sino-indologia e sta traducendo alcuni tra i principali poeti cinesi contemporanei e in particolare i
poeti brumosi (Bei Dao, Mang Ke e altri).
È curatrice della collezione di quaderni di poesia Le gemme (Ed. Progetto Cultura) e promotrice culturale di rassegne di poesia. Ha
partecipato a vari festival internazionali di poesia all’estero e le sue poesie sono state tradotte in cinese, greco, inglese e spagnolo e pubblicate in
Cina, Bolivia, Colombia, Ecuador, Messico e Spagna. In collaborazione con il Gatestudio Records, ha realizzato progetti di videoarte. Pubblicazioni: Agave (LietoColle, 2011); Las Mantas de Dios - Le coperte di Dio (Ed. Progetto Cultura, 2013).