Martedì, 23 febbraio 2010
Ricevo e rilancio volentieri:
Caro amico e lettore,
a questo link troverai la versione definitiva dell’e-book “Calpestare l’oblio”, cento poeti italiani contro la rimozione della memoria repubblicana, della cultura e della poesia nella società dello spettacolo italiana. Hanno collaborato alla realizzazione di questo piccolo gioiellino dell’autoeditoria elettronica alcuni dei più importanti esponenti della poesia italiana contemporanea, mentre gli artisti Nicola Alessandrini e Valeria Colonnella ne hanno curato la grafica e le illustrazioni.
“Calpestare l’oblio” è stata una grande operazione che dalla piattaforma del web si è tradotta in acceso dibattito sulle principali testate giornalistiche italiane (L’Unità, Left, MicroMega, Gli altri, Il Corriere della Sera, Il Giornale, Libero, Il Foglio, Il manifesto) ed in un’assemblea nazionale dei poeti, che si è tenuta l’8 gennaio del 2010 al BebadoSamba di Roma. Proprio in questi giorni numerose iniziative analoghe sorgono spontaneamente in diverse città e regioni d’Italia.
È giusto e necessario che questa battaglia politica e poetica si irradi e traduca spontaneamente in tutte le sue forme possibili, per calpestare ogni oblio, nazionale e locale, e per combattere ogni rimozione culturale e riduzione intellettuale operate dall’ideologia del trentennio del berlusconismo televisivo sul corpo indifeso della nostra comunità.
Questo e-book, che è dunque la conclusione di un’operazione più amplia di partecipazione democratica e poetica, sia dunque un tuo possibile punto di partenza. Aiutaci a diffonderlo, nei tuoi spazi su rivista, portale, sito o blog. Inoltralo ai tuoi contatti e-mail. Organizza spontaneamente nella tua città un dibattito di poesia, arte e cultura sui temi che questa iniziativa corale ha sollevato e continuerà a sollevare.
Buona lettura.
Quindi l'operazione in cui Davide Nota e compagni hanno profuso un sacco di energie si è concretizzata in questo e-book. L'ho letto e mi sembra che questo tangibile non sia l'unico risultato conseguito. Ce n'è almeno uno di catalizzatore importante di una voglia di espressione corale che evidentemente esisteva, un segno che aveva dato anche, su un altro versante, quello ambientale, l'antologia di Cerquiglini e Ariano "Vicino alle nubi sulla montagna crollata" (ma bisognerebbe almeno ricordare anche la "Poesia del dissenso" di E. Passannanti). Quindi gli elementi di ritorno della diaspora poetica, su questi o su altri "territori" (come ama dire Nota), ci sarebbero. Non che questo voglia essere l'auspicio di una nuova alluvione di antologie, ci mancherebbe. Ma almeno l'inizio di una nuova "comunità" di persone capaci di dialogare, che fanno poesia senza stare lì a misurarselo. C'è anche il risultato di aver sondato la possibilità di una poesia "coinvolta". E non tanto di una poesia "civile", concetto su cui esistono molte perplessità (io, lo ammetto, sono uno dei perplessi), anche perchè non senpre ha dato esiti artisticamente decenti in Italia. E poi, esiste una poesia "incivile"? Piuttosto di farlo sfuggendo allo slogan e alla retorica, cioè artisticamente. Cosa, che devo dire, penso riesca meglio ai più giovani, meno legati a un idioletto politico storicamente definito. E questo ci porta infine a dire che questo libro è anche un bel libro, anche da vedere, anche pensoso, anche divertente, anche anarchico, anche contestabile se volete. Per cui scaricatelo, leggetelo che poi magari ne riparliamo se vi va. (g.c.)
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