Roberto Ceccarini qualche settimana fa mi ha chiesto una lettura di un poemetto di Aldo Ferraris, "Luogo nascosto", per il suo ormai popolare juke box poetico [v. qui]. Ogni promessa è debito.
Sette stanze in cui Ferraris si addentra in una rappresentazione in versi di una lampante metafora del sesso femminile, in altre parole la versione verbale de "L'origine del mondo" di Courbet, ma forse con un pò meno erotismo. Di Ferraris è possibile leggere - ad esempio - Danza di nascite (2006) [v. qui un estratto] o quanto è possibile reperire su Liberinversi [v.qui], belle prove, raffinate e stilisticamente notevoli, anzi "mature" come disse S. Guglielmin, rispetto alle quali "Luogo nascosto" - costruito su un sistema simbolico relativamente semplice e con un linguaggio in prevalenza denotativo - potrà apparire a chi legge un pò raffreddato o smorzato in relazione al tema che propone.
Questo è il mio ultimo intervento in voce in rete, per diverse ragioni. Può anche darsi che decida di tacere anche in altre forme e in altre sedi.