Giovedì, 31 luglio 2008
Propongo qui - su suggerimento di Enrico Pietrangeli, anch'egli presente su IE - il testo "Petali - Parole di desiderio" di Ugo Magnanti, poeta, performer, insomma artista. Rispondendo ad alcune mie perplessità, Magnanti mi fornisce le seguenti indicazioni, di cui suggerisco di tenere conto anche nella lettura, sia essa interiore o a viva voce, usando in aggiunta anche un pò di immaginazione performativa:
Si tratta di testi scritti per una perfomance realizzata a maggio e giugno scorsi alla Casina delle Civette di Villa Torlonia a Roma (v. notizia qui). La performance, e i testi, prevedevano una lettura a due voci, che ho fatto con la poetessa Sara Davidovics in veste di una sorta di eco: le parti sottolineate dei testi sono quelle lette anche dalla Davidovics, oltre che dal sottoscritto; gli apici indicano il numero di ripetizioni delle frasi, o dei versi: una ripetizione, dove c'è il 2, e due ripetizioni dove c'è il 3. Quindi gli apici non rimandano a nessuna nota, sono solo indicazioni di lettura. Confermo poi, contenutisticamente e graficamente, "con slancio lo stabilirei strasecsi".
Ugo Magnanti
PETALI-PAROLE DI DESIDERIO
Per Anna W.
I
comprendo il dolce sfregio della coscia:
e che se fossi candido, come fui, e sono,
con slancio lo stabilirei strasecsi2:
tutto ciò che un tempo ti ha infilzata,
e che ora t'infilzi eventualmente,
sia amaro e benedetto
(per me, anche, c'è un'ombra
che sanguina e gioisce2),
sia intimo e fatale
come a volte le essenze svelate,
sia ostinato, sia un pensiero che lacera:
(eppure, una prova, fra tante,
che sei vera2):
così la lacrima purifica
e accresce le pupille,
ed è una nascita,
è una stretta il tuo aroma suppergiù2,
in effetti, ancora, eròmenos matura3
(o meglio, torace, di vetro, che respira),
ti chiedo in qualità di ninfolepto,
cioè acciuffato nel delirio dalle ninfe2,
ti domando
(e forse non è un'invocazione oziosa):
ti invito, dunque, munita di bei fianchi,
a giocare il gioco malvagio,
vale a dire, il miraggio, della gioventù2
II
la rara musa mia per oggi mi ha richiesto
(e richiedendo in fondo mi ha dettato),
una frase semplice semplice2,
che fosse a tutti comprensibile:
allora dea l'idioma cercherò per desiderio
tuo di non forzare,
destinato anch'io alla caducità di petali
caduti2,
e dirò, non una frase semplice
(come tu chiedi), ma due3:
la prima:
chiedo fra le tue dita
di essere fragile e diafano
come quei petali,
alla mercè del tuo garbo o del tuo arbitrio2,
benché come un bambù sospetti ormai di
essermi indurito;
la seconda:
gioisco per la crudeltà che acquisirai
(del climaterio),
per la recita del sangue,
scomparso, riapparso, che scomparirà2,
per il giorno allettante in cui a scuoterti
la carne non sarà più
l'inganno inconsapevole del seme:
vedi musa, vedi dea3,
come è semplice,
la brama di ammirare
uno sguardo denso,
che non si distrae,
che è simile
(essendone l'inverso)
a un sottile desiderio di trapasso2
III
forse è giunto il giorno di guardare nel
giardino cosa accade:
è scritto
di lasciarti scendere da sola
le dune che ti danno ebbrezza2,
coi piedi mitologici,
che sono immagine dell'anima:
(è per la loro vicinanza con la terra):
(informati!, se ti sembra strano2):
(ma lo so, che non ti sembra strano!):
le ferite hanno un padre
che spera di rinascere,
e tu (disimparandole3)
hai un futuro nel ramo dell'estasi:
e non hai testa
(anche se un po' ci scherzi su)
per domande tipo:
"dove stavi nell'estate del 76?"2,
"quale desiderio desidera una dea?"2,
"ti attrae più il fallo o più la vulva?"2:
e hai l'aria
di chi prepara una partenza:
forse in un luogo un taumaturgo mongolo
ti attende
(su un lago forse): (sul vuoto forse)2:
forse in un luogo un taumaturgo mongolo
ti agogna:
mi risulta difficile,
pensarla diversamente.
UGO MAGNANTI: ha pubblicato la raccolta di poesie “Rapido blé” e la plaquette “20 risacche”. Il suo poemetto visivo “Alfabeti” è stato acquisito dalla Biblioteca Casanatense di Roma, e la sua ‘Autopoesia con frecce’ esposta alla Biennale di Londra 2006, progetto “Arrows”. Ha partecipato con la poesia-oggetto “Poemisole” alla “8a Rassegna Internazionale del Libro d’Artista” e con la poesia-oggetto “Raskòlnikov” alla “7a, esponendo presso la Biblioteca Casanatense di Roma, il Centro Pecci di Prato, il Museo Morandi di Bologna, la Biblioteca Bertoliana di Vicenza, il MART di Rovereto. Ha partecipato alle mostre “L’attaccapanni”, “L’arte seduta”, “Distanze di sicurezza” (Roma), “Un llibre únic per Sant Jordi” (Barcellona), con le poesie-oggetto “piccolo obelisco con parole”, “Entomologia”, “Poesia reversibile”, Scritture in acqua”. Tra le performance realizzate: “Tre poesie-azione del poeta egoista” (La Maddalena - Sassari), “Otto poeti nell’immondizia” (Anzio e Nettuno), “Poesie vomitate contro la Turbogas” (Aprilia), “Notte di Valpurga” (Roma), “Geografie poetiche” (Vinadio - Cuneo), “Duetti misti incrociati” (Padova), “Petali-parole di desiderio” (Roma), “Sicilia Poetry Bike” (Messina, Taormina, Catania, Augusta, Siracusa, Noto, Modica, Ragusa), con Enrico Pietrangeli.
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